domenica 4 ottobre 2009

Vorrei sentirti, come amico....

Una persona che mi manda una e-mail del genere: non dico sia una cattiva persona, ma che significa?
Sorridevo leggendola e poi ho pensato che in fondo sto bene anche così.
La gente che ti cerca dopo mesi, dopo anni, non ci merita e non ci cerca se non quando è disperata e/o annoiata.
Non mi serve più quel tipo di persona, preferisco la mia solitudine, preferisco guardare il nulla e pensare che prima o poi arriverà qualcuno a scartarmi una caramella e senza dirmi il perchè me la regalerà.
E fine della storia.

lunedì 7 settembre 2009

Pazienza per tutti

Non é gran che facile capire perché la gente fa certe cose.
Prima picchiano tuo figlio, senza veraemente nessun motivo serio, poi passi anche per quello che ha torto perché invece di lanciare tutto te ne sei andato.
Veramente non ho dire nulla a nessuno, il mondo si é ormai riempito di teste di cazzo, di gente che vince sempre la guerra perché alla fine c'é stato qualcuno che gli ha dato una bella pacca sulla spalla.
Ma si, falli sentire vincitori, poi se ne renderanno conto anche loro quando non ci sarai piú e stará solo a loro a pedalare, come é dura e come é stato difficile.
Ora tutti parlano, ora tutti hanno un giudizio, ma tutti questi benpensanti non sono mai stati soli, si smerdavano a vicenda, per poi chiedersi favori, mettersela in quel posto e fare quello che credono sia migliore per loro.
Son veramente sfatto da tutta questa cretinaggine, da gente che se la prende anche con me alla fine perché dico quel che penso. Fossero tutti cosí, invece poi li vedi che un giorno ci sono, un giorno i loro amici se ne sono andati, finito l'effetto UTILITÁ.
Eppure la gente vive cosí, con quel poco di inutile che ha, pens a comprare senza chiedersi perché la gente si spezza la schiena per tenere in piedi casa.
Son stanco di tutti, buoni e cattivi, tanto non date piú nulla, forse non avete mai dato, avete solo pensato che l'idiota sarebbe sempre rimasto idiota....
Poi l'idiota si é svegliato e voi siete diventati tutti cattivi, cinici, vuoti, a non sapere.....
Fareste una buona cosa se usciste tutti istantaneamente dalla mia vita, senza chiedere nulla in cambio, ringraziate solo che vi lasci andare senza presentarvi il conto.

venerdì 14 agosto 2009

Commenti alle sventure

Strana situazione questa, tua moglie che scopre molte cose ma non tutte e soprattutto ne fraintende molte.
Per una volta trovare il coraggio di parlare e di dire anche verità brutte e scomode.
Non trovo che sia brutto parlare di un divorzio, come tutti i progetti, alcune volte falliscono e bisogna comunque saper affrontare.
Fa parte della vita, me lo diceva il tipo delle pompe funebri quando mi parlava di rielaborazione del lutto, in questo caso è più o meno lo stesso.
Quello che mi stupisce è altro, la gente che questo divorzio lo aveva incorggiato, consigliato, ora svanisce e si dilegua, come sempre facendoti sentire semplicemente un appestato.
In questo caso è anche peggio, perchè ti rendi conto che quelle persone si sono stufate di gente "depressa e triste".
A me fa sorridere, sono sempre stato negativo, depresso e triste, ho sempre trattato la morte con un tocco di proverbiale irriverenza, questo perchè penso sia giusto dare a tutto il proprio spazio e tempo, ma vedere tutti improvvisamente felici e contenti di quel povero (che magari fino a qualche giorno fa descrivevano "schifo") e poco, ora addirittura felici, fa sembrare dei divi anche un cretino che va bestemmiando al Grande Fratello e professando la libertà di espressione.
Non si tratta di luoghi comuni, si tratta del fatto che alcune esperienze sono decisamente meno facili di altre, e non è il tempo che ti cambia e mitiga dolori e amarezze.
Sarebbe molto bello vedere gente felice attorno a me, vederla e sentirla fisicamente, gente che ti abbraccia, ti stringe, ti bacia con pudore o senza, che ti fa sentire semplicemente parte del proprio mondo, il piacere di avere una mela e dividerla, il piacere di avere un sorriso per strapparne un altro, invece ti trovi solo divi preoccupati per chi sono, cosa sono e soprattutto del fatto che tu non appanni la loro immagine.
Non penso siano miseri, sono personi, dolci, belle, ma pur sempre persone. Mi sarei aspettato un po' di più da tutti coloro che hanno parlato, invece il bene arriva sempre da personaggi silenziosi ma sempre pronti a sorriderti e a farti sorridere, non per il piacere di farlo, ma per darti in bocca quel sapore amaro, che alla fine è dolce, perchè ci pensi e in tutto il marasma qualcuno ti ha compreso, ti ha aiutato con poco, ma ti ha fatto sentire uomo.
Un po' come quelli che vanno con le prostitute e dicono di amarle, ma alcuni se le sposano seriamente, altri continuano andare con le prostitute e a dire bugie per tenersele buone.
I primi sono i personaggi dolci che vorrei nei miei romanzi, i secondi le persone tristi, che mi lasciano pensare che il mondo non è troppo bello e troppo felice come me lo descrivono.

martedì 30 dicembre 2008

Ecco la fine del 2008

Era un po' che non scrivevo e poi, un po' scartabellando tra le mie E-Mail, un po' perchè non è una serata esattamente allegra, ho deciso di mettere qualche riga qua.
Non so perchè la tristezza sia particolarmente congeniale alla scrittura, forse perchè quando siamo tristi, siamo particolarmente predisposti all'isolamento e alla riflessione, cosa che non accade, per un motico o per un altro, in altri momenti.
Il 2008 volge al termine, con tante sorprese e tante sconfitte:
  1. Ho cambiato domicilio 3 volte in questo anno, da Bolzano ad Helsiniki a Barcellona;
  2. Ho intenzione di cambiare ancora e ancora per molto tempo, almeno fin quando avrò visitato tutte le città europee e venduto un po' del mio valore in giro;
  3. Ho chiuso con la felicità, che è una strana frase dascrivere, ma è solo la verità.
Nel 2009 vorrei:

  1. Tornare ad Helsinki e allo sguardo dolce dei finlandesi;
  2. imparare il finlandese o lo svedese;
  3. preparmi alla fine di qualcosa.
Non è un gran piano,ma è un piano.
Domani cena a casa di amici, non ne ho voglia, se potessi mi metterei sotto 7 metri di terra a dormire, così non sentirei i petardi e non dovrei cibarmi delle usuali stronzate di capodanno.

Ultima lettera ad una amica

Questo è il testo originale di una lettera (l'ultima) spedita ad un'amica.
Corredata di errori vari, è quello che penso, senza censura, in merito a me e al mondo che mi circonda.

"Sinceramente di quello che pensa la gente e di come mi giudica ne ho
piene le scatole, ritengo che questo non cambi di una virgola la mia
vita, tanto piú che ultimamente mi sono anche reso conto che mentre
tutti erano ben pronti a criticare, si guardavano bene dall'aiutare
quando tutto ció era necessario o semplicemente essenziale.
La telefonata l'ho vista, ma 4 ore dopo che era stata fatta, tutti
sanno che per me il telefono serve per chiamare, non per ricevere
telefonate. Richiamare? Perché? Faccio fatica a relazionarmi con gli
altri, ma non li cerco nemmeno sinceramente, so da me che ho una
resistenza limitata.Tu pensi che non abbia chiamato Paolo quando é rientrato (e lui si é
ben guardato dal richiamare...), tu pensi che mi dimentichi i
compleanni, tu pensi che mi sia dimenticato il mio anniversario di
matrimonio lunedi scorso?
Beh no, ma solo che per n volte che mi ricordo, n volte si dimenticano
gli altri, n volte gli altri hanno da pensare (giustamente) ai
fattacci loro, n volte hanno da raccontarmi i loro casini e dubbi
esistenziali. Ok, ma allora dove sta una parvenza di equa giustizia
in tutto questo?Certo che siamo in democrazia e certo che ognuno puó prendersela per
quello che vuole, ci mancherebbe, in fondo ognuno di noi costituisce
una unitá matematica e ognino (grande, piccolo, stronzo, angelico,pezzo di merda o semplicemente umano) conta esattamente per uno.Esagero? E ringrazia il cielo che ancora
non ti sei dovuta subire le arrabbiature reali, quelle in cui alla gente dico
per filo e per segno dove sbagliano, cosa penso, cosa dimostrano. Non ti piace tutto
questo? Sei libera di escludermi dalla tua rubrica telefonica, come
hanno fatto tanti.Questo mi rende senza dubbio antipatico, stronzo, da evitare, ma forse
mi rendo conto che la gente se non si sente al centro dell'attenzione
non si sente di esistere.
Il fatto che tu mi abbia citato, non é che mi abbia fatto piacere,
anzi per nulla, perché avevo fatto la mia scelta nel non venire e ti

avevo spiegato per bene cosa pensavo, che se c'é una cosa che odio é
la gente che prova a mettermi in bocca le parole. Una cosa é
raccontare, una cosa é far dire ad altri cose che magari direbbero, ma
che non pensano. Mi avrebbe fatto piú piacere leggere come era andata,
che avevate fatto, che era accaduto di nuovo. Ma quanti han perso
tempo nel fare questo a beneficio degli altri? Eppure immagino che a
tanti avrebbe fatto piacere, che sarebbe stato un modo civile di
confrontare sensazioni e sentimenti. Solo grandi pacche sulle spalle, e poi la notina a margine... "Ora Stefano dirá...."Stefano lo dice, sarebbe strano se non lo facesse,
ma Stefano non ama stare al centro del mondo altrui, altrimenti sarebbe venuto
a fare il suo show il 20 Settembre, invece se ne é stato zitto zitto nel suo angolino,
non ha chiesto nulla a nessuno e detto nulla a nessuno.Umanamente mi puó dispiacere che la gente si senta ferita dai modi bruschi e poco conformi allo "standard civile",
ma mi chiedo perché selo dico io deve avere un effetto tanto dilaniante, e se te lo dice il capo in ufficio te lo tieni e vai a casa col fegato che ti rode, ma telo tieni.

Esco dai binari? Vado a piedi da una vita, figuriamoci se questo é il problema. Credi che risponderó alle mail? Per quanto mi concerne questa storia finisce qua, potete essere tutti piú o meno scandalizzati, non cambierá la mia esistenza. Caterina se ne é accorta quando mi ha incrociato a Verona, non sono il tipo che attacca bottone, che parla, che coinvolge, so tenermi al margine, so stare dalla mia parte, se non fosse venuta lei, non mi sarei accostato a salutarla nel timore chefosse la persona sbagliata. Ma questo fa parte di me, la timidezza, il fatto di aver paura di essere colpito anche da un petalo.
In fondo credo che tutto questo sia solo un bene per gli altri, per me non l'ho
mai percepito come un male, ti sentirai offesa, umiliata, ma non credo
di poterci fare molto, in fondo penso che te lo avevo spiegato che una
festa in onore di un defunto era una grande sciocchezza dal mio punto di vista, e che era abbastanza difficile immaginare (almeno per me) come poteva esser possibile fare di un evento funesto, un giorno difesta, soprattutto pensando a quello che era accaduto dopo.
Ma vabbé, sono pensieri miei, non posso pretendere che gli altri capiscano, e forse non é nemmeno detto che gli altri debbano capire. Sei libera di farla e pensarla come preferisci, non so quanto mi resti da vivere, ma indubbiamente non credo che anche in questo breve tempo, potró cambiare la tua vita in maniera determinante. Ho imparato a mie spese a starmene da solo, a non sentire la mancanza degli altri, a non insistere nel convincere gli altri sui miei punti di vista.
Ho idee poco chiare e ben confuse, ma almeno ho idee, che poi questoa bbia un valore o no, non sta a me giudicarlo. Sta tranquilla, non tidisturbo piú, e visto che ho esagerato per il tuo standard, eviteró d icommentare qualsiasi cosa.Passa una buona giornata.

Stefano
"

sabato 3 maggio 2008

Non c'è nessun modo....

Eccomi qua, alla fine mi ritrovo come un pianista stanco e disilluso che dopo una notte passata al piano bar raccimola, se va bene, il necessario per campare.
In questo caso invece di incassare soldi, ho incassato emozioni, che sono lontane e che, dicendola tutta, ti lasciano un senso vuoto.
Sabato scorso ero con te a quest'ora, dormivavamo perchè eravamo troppo stanchi. E' strano, credo che tu ora stia pensando che sono e che sto facendo chissà cosa e chissà dove.
Invece sono qua a scrivere, a ricordare, ad aggrapparmi, ad aprire Skype e MSN sperando che si accenda prima o poi quella lucina che e' accanto al tuo nome.
Invece nulla, non si accende e forse ti tieni ben lontana dal PC. Il WE è volato così, nel nulla, pensando come stai e pensando che forse la libertà è il regalo più bello che ti potessi fare.
Non troverai mai questo Blog, come non lo troverà nessuno, anche se mi piacerebbe che lo trovassi, un po' perchè forse ti renderesti conto della realtà, un po' perchè capiresti di più.
Forse la nostra storia, per merito mio, è giunta alla fine, ma forse qualcosa la posso ancora recuperare, forse posso recuperare il fatto che nelle vita si giudica gli stupidi, ma non coloro che alla fine devastano con una ragione logica e puntuale.
Perchè 3 giorni bellissimi? Perchè era il regalo che ti aspettavi da tanto, perchè in fondo lo so da me che tu non sarai sola per lunga, mentre io me la sono scelta questa strada.
Non chiederò a nessuno di capire la mia disperazione, il mio dolore, il mio silenzio. Sto bene così, nelle mie lacrime improvvise come acquazzoni, e nelle mie giornate di nulla, a mala pena fatte di qualcosa di vitale. Sono me stesso, uno stronzo impenitente che ama e lascia innamorare gli altri, ma che non sa gestire, o forse non vuole gestire, la sua vita infernale.
Sono un tamburo, un urlo nel silenzio, che sembra infinito ma quando meno te lo aspetti è finito e non lacererà più la tua vita.
Un angelo che si addormenta disfatto e sporco al lato di una strada, e che poi una volta che si è fatto notare, veste i panni di un uomo qualsiasi e si mette a fare il barbone per non vedere quanto è bello il mondo.

giovedì 6 marzo 2008

Lo sfogo

Il blog e' lo sfogo, l'urlo, i grido di disperazione o di gioia.
Cosi' qua puoi passare rapidamente da una giornata fantastica ad una giornata infernale senza, tuttavia, essere gran che sicuro di quello che sta accadendo o che (in teoria) potrebbe accadere da qua a pochi minuti.
Mi meraviglio di come possano accadere in fretta le cose, ma in realta' forse e' solo il fatto che le cose lontane e negative raramente ce le ricordiamo per quelle che furono.
Giornata stralunata, forse anche un po' il mal di denti che in fondo mi rende nervoso, ma che, per una volta, mi evita di prendere un caffe' di troppo.
Son passato da un momento di serenita' ad uno di tristezza, senza un perche', non capendo che cosa effettivamente sia accaduto e a cosa serve tutto questo. Sono passato a quella strana tristezza malinconica che ti fa perdere la pazienza e soprattutto ti mette la voglia di alzare il telefono, ma poi ti fermi, ci pensi e pensi che hai promesso che non lo avresti fatto.
Sarebbe bello sapere se per errore arriverai mai a questa pagina a leggere costa sto pensando e perche'.
I silenzi sono tutti qua, quando tu chiedi e non rispondo, quando chiedi e ti dico che non ho voglia di parlarne.
Mi sto chiedendo se in fondo alla fine sto sbagliando tutto o no, oppure se sto facendo la cosa giusta ed e' inevitabile tutto questo...

Stiamo a vedere...