sabato 3 maggio 2008

Non c'è nessun modo....

Eccomi qua, alla fine mi ritrovo come un pianista stanco e disilluso che dopo una notte passata al piano bar raccimola, se va bene, il necessario per campare.
In questo caso invece di incassare soldi, ho incassato emozioni, che sono lontane e che, dicendola tutta, ti lasciano un senso vuoto.
Sabato scorso ero con te a quest'ora, dormivavamo perchè eravamo troppo stanchi. E' strano, credo che tu ora stia pensando che sono e che sto facendo chissà cosa e chissà dove.
Invece sono qua a scrivere, a ricordare, ad aggrapparmi, ad aprire Skype e MSN sperando che si accenda prima o poi quella lucina che e' accanto al tuo nome.
Invece nulla, non si accende e forse ti tieni ben lontana dal PC. Il WE è volato così, nel nulla, pensando come stai e pensando che forse la libertà è il regalo più bello che ti potessi fare.
Non troverai mai questo Blog, come non lo troverà nessuno, anche se mi piacerebbe che lo trovassi, un po' perchè forse ti renderesti conto della realtà, un po' perchè capiresti di più.
Forse la nostra storia, per merito mio, è giunta alla fine, ma forse qualcosa la posso ancora recuperare, forse posso recuperare il fatto che nelle vita si giudica gli stupidi, ma non coloro che alla fine devastano con una ragione logica e puntuale.
Perchè 3 giorni bellissimi? Perchè era il regalo che ti aspettavi da tanto, perchè in fondo lo so da me che tu non sarai sola per lunga, mentre io me la sono scelta questa strada.
Non chiederò a nessuno di capire la mia disperazione, il mio dolore, il mio silenzio. Sto bene così, nelle mie lacrime improvvise come acquazzoni, e nelle mie giornate di nulla, a mala pena fatte di qualcosa di vitale. Sono me stesso, uno stronzo impenitente che ama e lascia innamorare gli altri, ma che non sa gestire, o forse non vuole gestire, la sua vita infernale.
Sono un tamburo, un urlo nel silenzio, che sembra infinito ma quando meno te lo aspetti è finito e non lacererà più la tua vita.
Un angelo che si addormenta disfatto e sporco al lato di una strada, e che poi una volta che si è fatto notare, veste i panni di un uomo qualsiasi e si mette a fare il barbone per non vedere quanto è bello il mondo.

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